I'M FROM BARCELONA

Nella foto che vedete in questa pagina se ne contano ventiquattro. Il sito ne presenta ventinove, ognuno con foto, ruolo ufficiale e relativa spiegazione. Per dire: Johan Mårtensson è il Coniglietto Duracell, quando tutti gli altri smettono, lui è pronto per ricominciare. Cornelia Norgren è l'Organizzatrice, lei sì che sa come si organizza una bella gita in autobus, senza di lei saremmo rimasti intrappolati a Jönköping. Erik Ottosson è il Guru, e ha il suo set di regole su come questa vita vada vissuta. Emma Öhnell è la Nonna, ha sempre i ferri da maglia in mano e se le salti in braccio scommetto che ti racconta una storia. Ma soprattutto: Emanuel Lundgren è il Principio, il testarossa che cerca di tenere d'occhio tutti quanti. Oltre a cantare da solista, scrivere la gran parte dei pezzi ed essere quanto di più vicino a un direttore questa squinternata e irresistibile orchestra da lui stesso fondata abbia, aggiungiamo noi. E siano quanti siano – mettiamoci d'accordo per gli Architecture In Helsinki moltiplicati per tre col resto di due – gli I'm From Barcelona sono più o meno il sogno bagnato di ogni indie-rocker regolarmente tesserato. Svedesi e nerdissimi, un po' maschi e un po' femmine, percentuale di occhialuti attestata intorno al 30-35%, pelo facciale maschile in abbondanza, estetica casual a mezza via fra H&M e un mercatino delle pulci, testi che parlano di collezioni di francobolli, album preferiti e casette sugli alberi.

Base a Jönköping, si diceva. Una bella spiaggia e 81000 abitanti sulle rive meridionali del lago Vättern, 100 km a est di Göteborg, città natale dei Cardigans e di Agnetha Fältskog, la bionda degli Abba. Loro in città devono essere un po' la cumpa degli alternativi buoni , e invece del solito cineforum a casa di uno o dell'altro, o della partita di pallone nel parco la domenica mattina, decidono di ingannare il tempo mettendo su un coro indie-pop che aiuti Emanuel a cantare le sue canzoni. E di suggellare il simpaticamente delirante sodalizio dandogli un nome assurdo, ma tanto tanto indie-pop signora mia. Nel 2005 esce autoprodotto l'ep Sing! With I'm From Barcelona . Nel 2006 la EMI locale se li accaparra ed escono un altro ep ( Don't Give up on Your Dreams, Buddy!) e l'album di debutto ( Let Me Introduce My Friends , recensione sul #176 nel privé di herr Compagnoni): indie-pop, lo si è detto, e della miglior specie. Fresco, spigliato, caciarone e preso bene (“Al nostro primo concerto – racconta Emanuel – quando una canzone finiva sentivo applausi scroscianti. Ma non dal pubblico: venivano dai membri del coro dietro di me!”). Spontaneo, con la truppa che sembra davvero divertirsi moltissimo. Di quel divertimento che non ti fa essere invidioso ma partecipe, amico di tutti. Felice per te e per loro. Anzi, un po' invidioso magari sì: non si starà poi così male a Jönköping, a fare il corista degli I'm From Barcelona, incrociando Nina Persson che va a trovare i genitori o Agnetha che mostra a una troupe della tv la scuola elementare dove ha cominciato a cantare. Bevendosi un caffè o facendo i cretini in spiaggia, con ventotto amici, in riva al lago Vättern . Maledetti svedesi.

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