COSTULETA
Bomba Kuduro 2008/2009
Continuiamo a raccontarci che la nostra civiltà è la migliore, che i cattivi sono gli altri e cazzate del genere. Intanto andiamo umanamente a fondo, ma basta non dirlo. Qui nel radioso occidente, una signora vecchia e brutta con una bellissima voce rischia di vincere un concorso canoro – attenzione: non un concorso di bellezza, un concorso canoro – e va in tutti i telegiornali. Che ci fa qualcuno di non giovane e bello in televisione? La notizia è che le hanno permesso di andarci, evidentemente. Qui nel radioso occidente, la semplice idea che una delle popstar più note sia un ragazzo privo di una gamba, obbligato a muoversi con una stampella, è qualcosa di inconcepibile. Il ragazzo stesso rinuncerebbe alla carriera prima ancora di cominciare, probabilmente, ammettendo l’assurdità dell’idea. Come quando morirà l’ultimo Partigiano la Resistenza non sarà mai esistita, morto Pierangelo Bertoli i disabili in televisione non esistono più.
L’Angola avrà sicuramente altri problemi, ma lì Costuleta è una stella, un kudurista fra i più seguiti. E non è un cantautore di mezza età buono per i genitori, ci perdoni da lassù il povero Bertoli. No, è un fusto tra i venticinque e i trenta con due bicipiti tanti, che se ne fotte dell’handicap e anzi – oltre a ballare in maniera pazzesca con e senza stampella – si è creato la sua bella immagine da duro, da gran magnaccia circondato da bonazze allucinanti che, ovvio, se lo vogliono fare tutte. Costuleta è insomma la prima popstar disabile giovane della quale siamo a conoscenza (aggiornamento: ci sono anche i coreani Clon, duo in sedia a rotelle). Una cosa del tutto inverosimile da noi. Ve lo immaginate 50 Cent che fa il figo in piscina senza una gamba, con la stampella? E Mondo Marcio?
Ne avevamo parlato sul numero 203 presentando il fenomeno kuduro, torniamo sull’argomento oggi per l’uscita di Bomba Kuduro 2008/2009 (Sons D’Africa), nuovo album del nostro in formato cd+dvd. Disabilità o meno, sono dodici tracce potenti e ben prodotte, un pregevole album di kuduro originale quasi pronto per l’estero, non accessibile come Buraka ma nemmeno grezzo e radicale come le cose che vengono fuori dalle strade di Luanda in ogni momento. E poi ci sono i video di altre sette canzoni, roba tamarrissima al limite del porno e anche un po’ oltre, nei quali come detto Costuleta la fa da padrone, fra evoluzioni impossibili e prosperose bellezze locali, anche in piscina. Ora resta solo da scoprire cosa voglia dire Costuleta.
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