MANO NEGRA
Out of Time DVD


Un colpo al cuore. Un vecchio album di fotografie riaperto. La vita e le avventure di Manu Chao e del fratello trombettista Antoine, del cugino batterista Santi Casariego e del trombonista Pierre “Kropöl” Gauthe, del tastierista Thomas Darnal e del percussionista/cantante Philippe “Garbancito” Teboul, del chitarrista Daniel Jamet e del bassista Jo Dahan. Facce da bassifondi e da attori tutti quanti, gli ultimi due soprattutto.
L’improvviso e rinnovato interesse intorno alla Mano Negra sale alle stelle con questo poderoso doppio dvd. Testimonianza visiva fino ad ora mancante e quindi quantomai necessaria, perchè sono preziosi ma non sufficienti i soli album se si vuole capire l’importanza della combriccola. Tutti dischi eccellenti, sia detto, ma è soprattutto sul palco che la band peggio vestita della storia ha incendiato notti e cambiato vite, liberando un’energia collettiva frenetica e multicolore il cui ricordo trova ora degna celebrazione.
Ma non di soli live è fatto questo Out Of Time: è anche giù dal palco che la Mano va vista. Attraverso quello che gli occhi umili e curiosi dei suoi otto membri vedono e filmano, lungo viaggi davvero globali in ogni angolo del mondo, meglio se decentrato e poco glamour. Come molto poco glamour suonerà per chi non c’era l’idea di mescolare rock’n’roll, punk, blues, reggae, country, salsa, rap, slogan e filastrocche in francese, inglese, spagnolo e arabo. Ma è roba ancora oggi credibile, esempio di attitudine praticabile tra sentire politico e divertimento. Un tesoro, in tempi come questi in cui pochi sembrano badare all’uno o all’altro.
Cardine dell’opera, l’ora e mezza di ¡Pura Vida! che Dahan, Darnal e Teboul hanno realizzato unendo concerti, backstage, diari di viaggio, apparizioni televisive e interviste odierne ai membri del gruppo (tutti meno Manu, perché?) e collaboratori stretti. È la loro storia, dagli inizi più inizi negli squat della banlieue parigina al rockabilly suonato nelle carrozze della metropolitana, dai tour sempre più full immersion in America Latina (uno a bordo di un enorme cargo, un altro in treno) a quelli altrettanto significativi nelle periferie della capitale e nella bolgia pittoresca di Pigalle, fino alle registrazioni dei quattro album in studio.
Rock & Roll Band (sempre firmato dai tre) è invece un lungo e avvincente tour report, un “viaggio spazio-temporale” fatto di carte geografiche e spezzoni live catturati in ogni dove, da Champs Sur Marne a San Paolo, da Cuzco a Sapporo. Sul secondo dvd, altri due documentari. Putas Fever di Brigitte Rémy e Pascal Mourier va visto non fosse altro che per le incredibili immagini nella splendida Plaza San Francisco di Quito; un soundcheck della Mano poteva valere come dieci concerti di Tizio e Caio insieme, e qui ci sono le prove. Tournée Generale di François Bergeron è invece il resoconto del suddetto tour di una settimana nel solo quartiere di Pigalle, e ogni commento è superfluo.
Per dirla all’olimpica, passion lives here.


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