
AVERE VENT'ANNI
Quindi il problema del gangsta rap era la musica, non i testi. Bastava qualcuno che sostituisse il funk con qualcosa di più astratto e bianco - con la benedizione di The Wire e tam-tam autogenerante in Rete, naturalmente: perché se ne parla? Perché se ne parla! - e rime su rime dedicate a stupri, violenza, misoginia, omofobia, sessismo e odio gratuito non sarebbero state più un problema. Anzi, usate come grimaldello e sommate a un uso sapiente dei social network, e a una immagine pubblica che rimanda inevitabilmente ad almeno una altra crew molto numerosa e totalizzante (si fa presto a dire Wu Tang...), sarebbero servite per creare una bolla di proporzioni enormi. Tyler lo ha già dichiarato in Radicals: “Non fate nulla di quello che dico, è finzione cazzo. Se succede qualcosa, l'America Bianca non se la prenda con me”, ma al di là del possibile effetto emulativo, sentire certe frasi non è bello a prescindere. Non è divertente, e non è nemmeno interessante: alla voce “terapia in musica” esistono innumerevoli esempi più validi, all'ultima moda e non.
Comunque: ci fosse sotto la musica più bella del mondo, qualcuno potrebbe chiudere un'occhio. Ma da quel punto di vista Goblin è un album normale, non banale e a tratti pure geniale, non così superiore a tanti lavori hip hop moderni (Black up di Shabazz Palaces gioca nello stesso torneo e vale il triplo, per stare all'attualità). In più, dura ottanta minuti e rotti, e arrivare in fondo è una fatica. Vale anche per i dischi dei Dälek, dite? Certo, ma leggetevi i testi. Anche il Truceklan dice le stesse cose? Forse, ma almeno lo fa in italiano e su groove coinvolgenti, quasi assenti in Goblin. Che vince nel fornire una propria visione del mondo, senza dubbio: alienata e paranoica, chiusa a riccio su sé stessi e i pochi amici, e affanculo tutti gli altri. “Kill people, burn shit, fuck school”, insomma.
Non suona quindi strano che Tyler e il resto della ventenne cricca Odd Future piacciano ai coetanei: la loro interpretazione di questi tempi senza grosse speranze né ambizioni è perfetta, la loro fuga da ogni minimo contenuto è del tutto pertinente, il loro fascino esotico è irresistibile per hipster bianchi (sbeffeggiati dallo stesso Tyler in più di una rima, tra l'altro) che vogliono i loro negri esattamente così. Suona strano, piuttosto, che piacciano così tanto agli altri. Per sentirsi giovani e forti, tutto sommato, ci sono molti modi più sani e divertenti.
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